Conservativa - Endodonzia - dentosan odontoiatra valsamoggia
L’endodonzia è quella branca dell’odontoiatria che si occupa della morfologia, fisiologia e patologia della polpa dentale e dei tessuti periradicolari. Quando la carie o un trauma arrivano ad esporre la polpa del dente (la parte interna composta da vasi e nervi), o comunque arrivano ad infiammarla causando una pulpite (il classico e doloroso mal di denti), questa, dopo aver fatto male più o meno a lungo, va in necrosi (in altre parole muore).
I prodotti della sua decomposizione e i batteri che vi s’insediano, attraverso l’apice radicolare (un foro che mette in comunicazione l’interno del dente con la zona che circonda la radice), vanno ad infiammare la parte di osso intorno alla radice stessa (detta “periapice”). Per eliminare il dolore e conservare il dente si ricorre all’endodonzia (la cosiddetta “devitalizzazione”).
Una corretta terapia endodontica può essere necessaria anche per far guarire lesioni periapicali (cisti e granulomi) dovuti ad una antecedente perdita della vitalità del dente (talvolta senza sintomi dolorosi) o a precedenti terapie non ideali. In endodonzia nella fase diagnostica si chiarisce la causa della malattia per poter eseguire un trattamento adeguato.
L’esame radiografico è forse il test diagnostico più importante, utile anche per il controllo a distanza della terapia canalare in quanto ce ne mostrerà l’efficacia mostrando la regressione della patologia peri-apicale e peri-radicolare.
Il test termico fornisce le risposte più affidabili riguardo le condizioni pulpari di salute o infiammazione.
Il test della percussione serve a rilevare aspecificamente la presenza di un’infiammazione del legamento parodontale e non dà indicazioni specifiche sulle condizioni pulpari, in quanto con esso si stimolano esclusivamente le terminazioni nervose propriocettive del legamento parodontale.
Il test della palpazione consiste nell’applicare una leggera pressione digitale nella zona sospetta, in modo da farci scoprire una periodontite apicale nella sua fase più iniziale o indicarci i limiti della zona tumefatta, inoltre la palpazione può darci informazioni sulla mobilità dei denti o su una frattura alveolare.
Il test elettrico tramite l’applicazione al dente di una debole corrente elettrica graduabile per intensità consente di verificare l’intensità della risposta in modo quasi analogo al test termico.
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